Edizione 2019
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Hanno partecipato i gruppi:

Premio Musica nelle Aie – Autori

Arbitri Elegantiae – nome latino, musica folk, tradizione marchigiana, contaminazioni rock e popolare, ritmi caraibici!

Camerata Veneziana – Compagnia Beccaluva – Rodolfo Santandrea, cantautore, polistrumentista, con “La Fenice” ha vinto il premio della critica al Festival di Sanremo 1984. Fondatore della Camerata Veneziana- Compagnia Beccaluva che tutt’ora dirige, dal 2013 collabora come compositore con lo scrittore e regista cinematografico italiano Fausto Brizzi.

Cres e i Sunshine Sons – diffidate dagli imbianchini che non cantano!

I Balconi – gruppo punkfolk che compone e canta in dialetto romagnolo. Recentemente ha dato alla luce il primo album CIÓ!. Oltre a questo, reinterpretano facendo proprie le cante romagnole tradizionali

Lizzadro – scrivo, suono e canto per rendermi conto che esisto, che esistiamo, che resisto, che resistiamo. Mi permette di comunicare raccontando le mie “radici” senza dover spiegare troppe cose o fare troppi distinguo, una sorta di “Musicoterramia”; allo stesso tempo, grazie a questa pratica “artigianale” e giocosa posso impastare le parole come fosse pane e note affinché mi possa ancora meravigliare.

Petralana – numerosi live e 3 dischi all’attivo, una spiccata poesia nei testi e una dolce ruvidezza negli arrangiamenti, questo è il cantautorato dei Petralana.

QuBa Libre – è un duo che propone musica occitana tradizionale e di propria composizione. Nasce nel 2010 dall’incontro di due musicisti cuneesi, Simonetta Baudino (ghironda e organetto diatonico) e Giuseppe Quattromini (fisarmonica e chitarra)

Sette Bocche – nasce nel 2004 e prende il nome dalla leggenda della sorgente delle Sette Bocche situata sulle colline vicino Salerno. Suonano in numerose manifestazioni con James Senese, Eugenio Bennato ed Enzo Gragnaniello. Nel 2014 l’esordio discografico con il CD dal titolo “Simm’ sett’ ott’ ‘e nuje”, al quale segue nel 2018 il secondo CD live #sfravecatour.

Tizio Bononcini – è un cantautore bolognese. Tra pop, folk-cabaret e teatro canzone, Tizio racconta con ironia di personaggi, oggetti e il lato grottesco della vita. Nel 2017 esce il suo secondo album “non fate caso al disordine; nel 2018 è stato semifinalista al Premio Lunezia e ha ricevuto una menzione di merito al concorso letterario Premio InediTo di Torino.

Winegrapes – voce, arpa, violino, flauto, chitarre e percussioni intrecciano storie e melodie originali e tradizionali in un viaggio senza tempo.

Premio Musica nelle Aie – Interpreti

Banda de Grel – gruppo composto da coro, musicisti e ballerini che propone musica popolare, in particolare dell’Emilia-Romagna.

Cantiga Caracol – quartetto di musiche regionali raccolte nella penisola iberica: le feste e gli amori, le ninnenanne, i canti di lavoro e quelli di protesta.

Kissene Folk – spontanea allegria, romantica suggestione, con i Kissene Folk sulle note della musica francese, per un viaggio tra amici nel mondo BalFolk!

Le Cuntesse – è un gruppo al Femminile di Musica Popolare del Sud Italia. Unite dalla passione per la tradizione, ricercano canti e cunti delle donne di Campania, Puglia, Sicilia e Calabria elaborati in uno spettacolo di musica e voci polifoniche.

Le Figliole – trio femminile che ripercorre la musica tradizionale dei popoli del mondo.

Leggermente a Sud – Musica Popolare del Sud Italia, Tammorriate, Tarantelle, Pizzica Pizzica, Canti a Fronna e Villanelle, fusi con i ritmi Mediterranei. Canti che rievocano il lavoro nei campi, l’ Amore in tutte le se forme e la Gioia di Vivere.

Mandula Zenekar – i nostri pezzi vengono esibiti con strumenti musicali autentici per far conoscerere al pubblico la bellezza della Musica Tradizionale Ungherese.

Nyckelharpa Resonance – cinque Nyckelharpe affrontano con passione brani di musica antica, melodie tradizionali europee e musica popolare contemporanea.

Rodolfo Bandiera Sciò – nasce in seno al Grande Cantagiro Barattoli, del quale è in effetti una versione solista. Rodolfo Bandiera si prende una piccola pausa dalle sfrenate e si propone in una versione ferma ma tutt’altro che immobile. Uno spettacolo nella fattispecie del One Man Band , dove strumenti musicali autoprodotti, storie e marionette meccaniche si mescolano a brani tradizionali di vari paesi.

Siegel Senones – Celtic Band piena di energia, i Siegel Senones vi faranno scatenare sui suoni antichi della cornamusa ed i ritmi tribali delle percussioni.

Nashville & Backbones – un amalgama esplosiva tra west-coast americana, country tradizionale e folk irlandese.

Ospiti

giovedì 9 maggio

Pneumatica Emiliano Romagnola – Il nostro repertorio è dedicato alla figura di un grande musicista ed etnomusicologo: Stefano Zuffi. Durante lo spettacolo si potranno ascoltare brani (veri e propri racconti in musica) della tradizione emiliano romagnola e italiana, uniti a strumentali dell’ottocento e melodie della tradizione politica italiana, nonché numerose citazioni alle tradizioni ebraico-sefardite.Con la partecipazione del pubblico (sempre che ne abbia voglia!) questo spettacolo prova, anche solo lontanamente, a far risuonare una figura alta ed imponente della musica folk italiana.Capace di portare con successo i balli emiliani in Russia ed a Cuba, ma anche di suonare e risuonare nella più piccola delle osterie di provincia, Stefano Zuffi ha lasciato un repertorio incredibile, magico, che merita e richiede, a gran voce, di essere preservato, accudito, suonato e conosciuto da più persone possibile.Perchè questo nome?Il nome, creato parecchi anni fa, più volte confuso e frainteso, deriva da“a) Pneuma s.m. – 1. filos. Principio vitale; in particolare nelle teorie cosmologiche degli stoici, lo spirito divino che anima e informa di sé il mondo; nella teologia cristiana e secondo gli gnostici, la parte più elevata dell’individuo, l’anima razionale, ispirata direttamente dalla divinità; anche lo Spirito Santo. 2. music. nel canto gregoriano, melisma cantato su una sola sillaba; anche segno della notazione bizantina, corrispondente ad un intervallo di terza o di quinta. Dal latino tardo pnèuma, greco pnêuma “soffio” poi “anima” der. di pnêin “soffiare”.b) nome futurista come dovuto omaggio a Francesco Balilla Pratella, musicista, artista ma soprattutto futurista, tra i primi, nel ‘900, a fare ricerca etnomusicologica nel nostro territorio, ancora valido supporto per chiunque voglia avvicinarsi alle tradizioni sonore emiliano romagnole.c) il tentativo (frustrato?) di trovare uno sponsor nell’ambito dei produttori di pneumatici per autotrazione o nell’industria oleopneumatica: siamo disposti a cambiare il nome in Meccanica Emiliano Romagnola, Alberghiera, Suinicola ecc. ecc. secondo volontà e disposizione degli sponsor (eventuali).”

Taverna de Rodas – Nel 2002 nasce l’associazione culturale “Taverna de Rodas”. Il nome prende spunto da un eclettico “fontaniere” di Budrio che alla fine degli anni ’90 distribuiva la tequila boom boom durante i nostri concerti (rock agricolo) al Parco Pasi di Medicina. Da sempre amanti della musica e dei sapori abbiamo fondato l’associazione con lo scopo di tenere vivo il sapore del salame fatto in casa, le ricette delle nostre nonne e incidere su disco le sonorità di un folk di casa nostra, una sorta di prezioso scrigno in cui racchiudere la storia di una comunità e delle sue tradizioni. Superata la città di Medicina e proseguendo sulla San Vitale (anche senza navigatore perché se ubriaco vi porta in “bora” ex fornace) troviamo Ganzanigo: “terre delle oche”; come venne battezzato dai longobardi…Fondatori nel medioevo, nell’anno…(non ricordiamo l’anno ma il mese sì: era ottobre!). Passata la cìsa (la chiesa non il passo) e l’incrocio cun al “stradan” (Trasversale di Pianura) ci imbattiamo in una vecchia casa colonica costruita alla fine del ‘700, soccia lè pròpri vécia…Ma stàla incàura sò? (Notevolmente antica questa casa…Reggerà?). Narrano i vecchi che anche Napoleone nella seconda campagna d’Italia abbia soggiornato e scoreggiato nella 1° camera, quella in cui tutt’ora stagioniamo i salami le pancette e i prosciutti… E pròpi a lè all’inizio del 2000 d.C. un manipolo di 40enni con le rispettive consorti (anche degli “zioni”), insoddisfatti di passare il tempo libero al bar o in osteria, sentono l’esigenza di allestire dei locali dla cà vécia (della casa vecchia) per ritrovarsi in senta pés (santa pace) e dare assieme concretezza alle proprie passioni.

venerdì 10 maggio

Karagunes Quintet – il gruppo nasce dall’incontro di musicisti provenineti da diverse tradizioni, con l’intento di esplorare e contaminare le musiche del Mediterraneo, dei Balcani e del Vicino Oriente, valorizzando le particolarità di un patrimonio che, nella sua ricchezza e varietà rappresenta il risultato di secoli di scambio e dialogo. Il repertorio è composto da reiterpretazioni di brani tradizionali di questo ampio panorama sonoro, sfruttando le raffinate ricerche musicali di Ozgur Yalcin nelle varie regioni della Turchia di Vaggelis Merkouris nell’ambito del Mediterraneo Orientale; a questo repertorio si aggiungono i brani originali di Ozgur, autore e fontadore della storica band turca Karagunes, e altre composizioni dei membri del gruppo. Il timbro particolare del santur, strumento di lontane origini iraniane poi diffusosi nel bacino mediterraneo, incontra il suono caldo dell’oud di Vaggelis Merkouris e l’estro gitano del violino di Claudio Cadei (leader della band gypsy swing Les Toches Louches). A completare la formazione, una sezione ritmica d’eccezione, composta dal contrabbasso di Pippi Dimonte (Otto mani, Trio Mezcal, Pippi Dimonte 5tet) e dalle percussioni di Alberto Mammolino (già percussionista del gruppo Le Lame da Barba, vincitori del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana).

Truma – L’idea di Truma nasce a Chioggia nel 2010, con lo scopo di pubblicare nuove canzoni folk d’autore in dialetto, scritte da Riccardo Vianello. Il 5 maggio 2016 nell’auditorium della città lagunare viene presentato il cd omonimo. Segue la partecipazione alla serata trevigiana in tributo a Bowie, poi a Faenza il 2° posto alla rassegna Musica Nelle Aie, quindi ancora date a Chioggia, Padova e Treviso. Indi l’interesse di Rockit e Blogfoolk, la trasmissione “Approfondimenti” di 7Gold, due ore dal vivo a Radio Gamma 5 e l’inserimento nei 44 dischi in dialetto dell’anno per il club Tenco. Nel 2017 viene registrato il secondo album, “Per grazia ricevuta”, con un’altra dozzina di brani inediti, che vedrà la luce nella primavera dell’anno successivo. Il 13 maggio 2018 i Truma hanno partecipato ancora a Musica Nelle Aie, prima di nuovi concerti nella loro città e nel circondario, tra cui “Végia de Nadale” per la XXVII stagione concertistica di Chioggia all’auditorium San Nicolò il 22 dicembre 2018, e la Tom Petty’s Night il 19 gennaio 2019. L’8 marzo 2019 la band apre il concerto di Pacifico al teatro di Piove di Sacco (Padova).

sabato 11 maggio

Molinella Ocarina Group – Il Molinella Ocarina Group (MOG) è formato da giovani musicisti bolognesi, tutti polistrumentisti, che dal 2013 portano avanti la tradizione dell’ocarina, strumento tipico del territorio emiliano. Il Maestro Emiliano Bernagozzi, flautista di fama internazionale e direttore dell’orchestra giovanile BenTiVoglio, oltre a suonare con il gruppo, è il Direttore artistico e realizza tutti gli arrangiamenti e gli adattamenti per ocarina dei brani del gruppo. Il Molinella Ocarina Group in pochi anni ha messo in carniere diverse decine di concerti sia a livello nazionale che internazionale. Ha già effettuato quattro tournée in Estremo Oriente. Dopo la prima esperienza in Corea del Sud nel 2014, è approdato a Taiwan (luglio 2016) e Giappone (luglio 2016) per poi replicare in Corea del Sud (settembre 2016). Il MOG ha vinto nel 2015 il primo premio per la sezione musica popolare al Concorso internazionale di musica da camera Gioacchino Rossini di Pesaro e, soprattutto, il primo premio assoluto Rossini International allo stesso Concorso. Mai nessuno gruppo di musica popolare/folk italiano era riuscito ad aggiudicarsi un primo premio in un Concorso internazionale di musica da camera. Nello stesso anno il MOG si è aggiudicato il primo premio per la musica popolare al Concorso internazionale Valtidone (Pc) e il premio speciale della Giuria al Concorso Nazionale “Agostini” di Portomaggiore (Fe). Nel novembre 2016 al Concorso Internazionale di musica da camera Coop for Music di Milano/Cremona il MOG è stato segnalato per l’originalità della proposta e nella primavera 2017 ha vinto il primo premio assoluto nella sezione folk e musica popolare del Concorso “Alberghini” della Città Metropolitana di Bologna. Impegnato nella diffusione dello tradizione ocarinistica e della musica popolare il MOG nel 2016 ha vinto il Bando per l’internazionalizzazione della musica indetto da Bologna-Città della Musica Unesco per il tour in Giappone e Taiwan. Analogamente nel 2017 è risultato primo assoluto nello stesso bando per la proposta di concerti e formazione didattica relativa a Polonia e Cina. In particolare, a dicembre 2017 si è esibito a Cracovia nell’ambito di un evento organizzato dall’omonimo Istituto di cultura italiana e ad aprile 2018 è stato a Pechino dove ha partecipato al “Festival internazionale della musica”. Il MOG ha appena registrato il secondo cd “Il Vento”, che segue l’album d’esordio, “Note di terracotta”, del 2014.

Marcondiro – Il progetto artistico MARCONDIRO è ideato e prodotto da Marco Borrelli, sperimentatore dell’arte popolare colta. Il nome è tratto da una famosa canzone guerrafondaia, basta leggerne il testo per dedurlo, pensata per essere eseguita dai bambini (ma forse di più a quelli cresciuti). Nato a Cosenza il 20 dicembre 1976, da padre calabrese e madre campana. Fin da piccolo Marco viene affidato alla Nonna “Strega buona” di Benevento, che gli canta canzoni non adatte ai bambini. All’età di 6 anni, una mattina tornando da scuola, scopre il necessario bisogno di inventare melodie e nei giorni a seguire, nel tragitto verso casa, ne inventa diverse, alcune delle quali appartengono al suo attuale repertorio SIAE. In quegli anni, fornito di un pianoforte giocattolo, cerca e trova ad orecchio qualunque linea melodica proveniente da qualsiasi mezzo di comunicazione di massa. Intraprende di lì a poco lo studio della musica, prediligendo sempre il metodo autodidatta e la scelta personale di un Maestro. Studia orchestrazione Jazz, contrappunto e composizione classica. Frequenta e si laurea con lode al D.A.M.S [Università della Calabria], specializzazione in Etnomusicologia. Gli anni dell’università sono caratterizzati dalla ricerca nel campo della musica elettronica e della musica popolare.

Mandula Zenekar -La “Banda di Mandorle” tiene in vita le tradizioni musicali ungheresi. I brani vengono eseguiti con strumenti musicali come il tekero, la citera, l’utogardon e il dob.

Behike Moro – due grandi amici, Andrea Principato e Filippo Stilo, guidati da un insolito bicchier di vino e dall’idea comune di formare un gruppo, fanno outing con sè stessi ed escono allo scoperto con le idee fin da subito ben chiare: comporre musica traendo ritmi e melodie dalla tradizione calabrese miscelandole a sonorità tipicamente flamenche e ad un sound pop-rock, trovano man forte in Alvin Tripodi, personalità eclettica e scoperta voce, che risponde alle caratteristiche vocali ricercate e più adatte alla loro idea musicale originaria e che diventerà autore dei testi. Il primo disco uscito solamente quattro mesi dopo quel famoso “insolito bicchier di vino” prende forma con 11 brani inediti, . I brani hanno l’aria di festa, situazioni ed allegria tipicamente calabresi, voglia di divertimento senza però abbandonare del tutto la contemplazione delle bellezze che circondano i luoghi in cui il gruppo, appunto, è nato. Scopo dei brani è quello di arrivare dritti alla gente attraverso testi semplici, trasparenti, di facile comprensione, con un sound deciso, allegro, nuovo. . Il logo del gruppo, ripreso anche interamente nella copertina del primo disco, è una fetta circolare di bergamotto di Reggio Calabria che richiama il forte carattere di identità locale della band miscelandolo ad un profumo e ad un sapore che rimanda direttamente ad ambienti esotici. Tradizionalità, genuinità, ma allo stesso tempo freschezza e modernità.

Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar -Eusebio Martinelli, nasce nel 1976 e inizia a otto anni lo studio della tromba sotto la guida del maestro Neldo Lodi, storica tromba solista dei più celebri film di Sergio Leone. A 18 anni consegue il diploma di conservatorio e in seguito si laurea con il massimo dei voti in “discipline musicali ad indirizzo interpretativo e compositivo” e “didattica musicale”. Nell’anno 2000 si trasferisce per un periodo in California a San Francisco accrescendo notevolmente la propria esperienza musicale e dopo essere tornato in Italia inizia una lunga e intensa collaborazione con Vinicio Capossela. Ha suonato inoltre con Negramaro, Biagio Antonacci, Modena City Ramblers, Mau Mau, Calexico, Demo Morselli, Kocani Orkestar, Mauro Pagani, Frank London, Roy Paci, Marc Ribot, Saule, Michelle Godard e tanti altri. L’idea musicale di Eusebio Martinelli, con il suo progetto Gipsy Orkestar, è di proporre concerti in cui i musicisti e gli spettatori non siano in alcun modo separati da un dislivello dovuto al palcoscenico, ma si uniscano in una festa che veda sullo stesso piano persone che ballano, suonano e cantano liberamente… come di solito accade nella tradizione della musica balcanica e gitana in generale, musica che ha profondamente influenzato e caratterizzato quella di Eusebio Martinelli. Questa Orkestar non ha quindi come unico obiettivo quello di esibire e vantare le doti tecniche-strumentali dei suoi componenti ma di dar vita, grazie alla propria musica, ad esplosioni di energia e feste sincere ed indimenticabili!! I live di Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar vedono suonare, cantare e divertirsi ogni musicista della band e sono caratterizzati dalla presenza in prima fila di grandi solisti, che insieme a Eusebio giocano e danno vita ad improvvisazioni scatenate. Il repertorio è basato sulla discografia originale di Eusebio Martinelli. Comprende inoltre alcune tra le più celebri colonne sonore dei film di Emir Kusturica e Quentin Tarantino. La band è composta da musicisti provenienti da percorsi artistici molto diversi tra loro. L’unione del loro stile, fortemente personale e di grande impatto, crea in tutti i concerti un cocktail esplosivo di energia! Grandiosi e sempre sul palco con Eusebio: Jacopo “Jack Citronella” Tommasoni alla chitarra Giuseppe “Joe Panther” Tortorelli alla batteria e ad ogni concerto si aggiungono prestigiosi solisti (fisarmonica, violino, sax e altri..).

domenica 12 maggio

Duo Trabadel – Bucci, violino e anima del duo che si chiama “Trabadèl” come il soprannome della sua famiglia, porta in giro da quasi trent’anni la tradizione dei balli staccati romagnoli, in voga da noi fino all’avvento del liscio che ne determinò la scomparsa. Negli anni ’80 ha raccolto il suo attuale repertorio direttamente da vecchi suonatori come Melchiade Benni, Livio Rambelli e Giacomo Donati detto Bagarèta. Ad affiancarlo al violoncello, altro strumento tipico dell’epoca, è Giuseppe Gallegati, col quale Roberto Bucci condivide anche la partecipazione a “La carampana”, formazione più ampia ma col medesimo repertorio.

TREBBO MUSICALE IMPROVVISATO – Jam Session Folk con tutti quelli che hanno voglia di suonare, cantare, ballare in compagnia per un Gran Finale di Musica nelle Aie 2019